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Le grandi squadre iniziano dai grandi portieri
Come è noto,
i grandi portieri rappresentano la pietra angolare di ogni grande squadra. La storia del Mondiale conferma a grandi linee questo assunto. Basterebbe ricordare alcuni dei nomi dei portieri che hanno vinto il torneo iridato per capirlo, iniziando proprio con l’Italia bicampione di Umberto Pozzo, la quale presentò nel 1934
Combi e nel 1938
Olivieri. Due portieri molto diversi, ma molto simili nel rendimento: più orientato al ragionamento lo juventino, più istintivo il granata, in un’epoca in cui i portieri non vantavano le altezze di oggi e venivano paragonati ai gatti. Anche il Brasile campione nel 1958 e nel 1962 aveva un grande del ruolo, ovvero
Gilmar, ancora oggi considerato il migliore portiere mai apparso in un Paese che molto spesso, invece, proprio nel numero uno ha avuto il suo punto debole (chiedere ad esempio alla magnifica Selecao eliminata dagli Azzurri nel 1982, costretta a schierare a difesa dei pali un Waldir Peres palesemente inferiore al resto della squadra). Come del resto era fortissimo
Banks, il portiere dell’Inghilterra 1966, altra squadra che non di rado ha avuto proprio in questo ruolo il suo tallone d’Achille. In epoca recente basterà invece ricordare
Buffon, campione del mondo con l’Italia nel 2006, e
Neuer, portiere della Germania nel 2014, per convenire sulla necessità di schierare un grande interprete del ruolo in modo da conferire tranquillità al resto della squadra e spingerla a giocare con la mente sgombra.
I portieri del Mondiale 2018
Dopo aver visto da un punto di vista storico l’importanza del portiere, andiamo quindi a esaminare il lotto dei loro rappresentanti a questa edizione del Mondiale. Partendo da quelli che sono i più attesi in assoluto, ovvero
Alisson (Brasile),
De Gea (Spagna) e
Courtois (Belgio). Il romanista è reduce da una stagione esaltante, nel corso della quale ha spesso salvato il risultato, senza praticamente mai commettere uno di quegli errori che pure sono considerati abbastanza normali anche per i portieri di maggiore affidamento. Proprio sulle sue mani punta Tite per garantire alla Selecao il massimo di protezione e di tranquillità per il resto di un team che non di rado nella storia della competizione è stato messo in crisi proprio dalle incertezze difensive. La kermesse russa potrebbe peraltro far uscire alla luce del sole i tanti estimatori del portiere giallorosso scatenando una vera e propria asta, cui la prima squadra ad iscriversi sarebbe il Real Madrid, ma non solo. Anche De Gea sarà un osservato speciale da parte di chi è alla ricerca di un portiere in grado di assicurare molti punti nel corso dell’annata. Il portiere del Manchester United ormai da anni è in grado di palesare un rendimento molto elevato e questa sembra essere l’occasione giusta per ribadire una classe ormai riconosciutagli da addetti ai lavori e semplici apionati. Courtois è a sua volta pronto a sfidare i suoi due colleghi, consapevole di poter contare su mezzi atletici straordinari e su una tenuta mentale di primordine. Esploso nell’Atletico Madrid, il belga ha confermato al Chelsea tutte le sue doti, conquistandosi un posto di rilievo nel ranking del ruolo. Anche lui conta sul Mondiale per spingere i suoi ammiratori a uscire allo scoperto, anche in considerazione di un rapporto non proprio idilliaco con la dirigenza. C’è poi un quarto nome che potrebbe tornare prepotentemente in auge nel corso della competizione, quello del tedesco
Neuer, considerato sino all’inizio dell’anno il miglior numero uno a livello mondiale. Il portiere del Bayern, però, è reduce da un gravissimo infortunio al piede che ne ha addirittura messo in pericolo la carriera. Convocato da Low occorre ora verificare le sue condizioni, per capire se potrà scendere in campo o meno. Nel primo caso la Germania ritroverebbe le necessarie sicurezze che non possono essere garantite da un
Ter Stegen spesso altalenante.
Le possibili sorprese
Naturalmente non è da escludere la possibilità di qualche piacevole sorpresa, che però assai difficilmente potrà concorrere al titolo di miglior portiere della manifestazione. Ad esempio è ormai riconosciuta la classe di
Schmeichel, figlio d’arte in forza al Leicester City, che però potrebbe essere costretto a lasciare anzitempo la kermesse. Non va poi dimenticato
Muslera, numero uno dell’Uruguay e già noto in Italia per aver difeso i pali della Lazio, prima di trasferirsi in Turchia, al Galatasaray. L’Argentina dovrebbe invece affidarsi a
Sergio Romero, portiere di riserva del Manchester United, considerato una vera e propria incognita dalla stampa platense, come del resto la sua riserva,
Caballero (Chelsea). Sono poi abbastanza quotati il se
Lloris, attualmente di stanza al Tottenham, e il portoghese
Rui Patricio, così come lo juventino
Szczcesny, mentre sono molte le perplessità sul britannico
Butland, che secondo alcuni potrebbe rappresentare l’anello debole della catena inglese. Infine una menzione per
Keylor Navas, fresco campione d’Europa con il Real Madrid, che dopo essersi rivelato nella ata edizione del Mondiale punta a confermarsi in modo da rinsaldare lo stuolo di ammiratori di cui continua a godere, tra i quali, però, non sembra esserci la dirigenza dei Blancos, alla ricerca appunto di un portiere di maggiore caratura.
Le quote sul miglior portiere dei Mondiali
Quale sarà il miglior portiere dei Mondiali? Per cercare di capire come potrebbe andare in Russia, la cosa migliore è sicuramente quella di andare ad analizzare le quote di
GoldBet, che sembra concordare in massima parte con quanto da noi ricordato sinora. La lista inizia infatti con
Alisson e De Gea, quotati a 3,50 e seguiti da Courtois e Ter Stegen a 5. Alle loro spalle troviamo Caballero e Lloris a 15, Rui Patricio e Szczcesny a 35, Butland e Muslera a 51, Ospina, Subasic (Croazia) a 75 e Akinfeev (Russia), Navas e Schmeichel a 101.