Il
Mondiale di calcio 2018 sta ormai per terminare il countdown per il suo avvio, con la squadra di casa, la Russia, pronta a scontrarsi con l’Arabia Saudita. Naturalmente monta la tensione anche tra le tifoserie coinvolte, tra le quali purtroppo mancherà quella italiana, dopo la sciagurata eliminazione della nostra nazionale ad opera della Svezia. Ai tifosi italiani rimane l’unica consolazione di poter puntare sull’esito della kermesse. Magari a partire dai gironi eliminatori, che saranno chiamati a formare gli incroci della fase a eliminazione diretta.
Gruppo H
Il raggruppamento che andiamo ad esaminare stavolta è quello H, formato da Colombia, Polonia, Senegal e Giappone. Sulla carta si tratta di uno dei più equilibrati in assoluto.
Colombia
Anche
José Pekerman ha finalmente sciolto ogni dubbio, andando a definire la lista dei convocati, dopo una attesa dovuta alla voglia di non lasciare nulla al caso. Per quanto riguarda i punti di forza della squadra, spiccano in particolare i nomi di
Ospina, il portiere dell’Arsenal,
Jerry Mina, difensore del Barcellona, Murillo, centrale difensivo del Valencia,
Cuadrado, esterno di centrocampo della Juventus, e
Falcao, attaccante in forza al Monaco. La stella indiscussa del team è però il trequartista
James Rodriguez, del Bayern Monaco, chiamato a riscattare una stagione in sordina e a trascinare i compagni come accaduto quattro anni fa. Ci sono anche alcuni “italiani” e vecchie conoscenze della Serie A, oltre a
Cuadrado. Si tratta in particolare dei cugini
Zapata, Cristian e Duvan, rispettivamente difensore del Milan e centravanti della Sampdoria, di
Luis Muriel, ex Sampdoria ora al Siviglia, di
Carlos Bacca, un biennio al Milan e attualmente in forza al Villarreal, e
Carlos Sanchez, della Fiorentina, l’ultimo anno all’Espanyol.

La Colombia è ormai da tempo sulla rampa di lancio, senza però mai riuscire effettivamente a lasciare un segno duraturo. La qualificazione alla fase a eliminazione diretta sembra comunque agevolmente alla sua portata.
Polonia
Anche
Nawalka, il tecnico della Polonia, ha finito di sfogliare la margherita dopo una attenta riflessione. I punti fermi della squadra sono però facilmente individuabili, a partire da
Lewandowski, il fortissimo centravanti del Bayern Monaco, che proprio in questi giorni sta chiedendo la cessione al suo club e che dunque potrebbe giovarsi della kermesse russa per mettersi in ulteriore evidenza. Gli altri giocatori su cui punta la nazionale polacca sono il centrale difensivo
Glik, in forza al Monaco dopo una notevole militanza al Torino, i laterale difensivi
Piszczek (Borussia Dortmund) e
Kurzawa (Paris Saint Germain), il centrale di centrocampo
Krychowiak (WBA) e l’attaccante
Teodorczyk (Anderlecht). Ci sono anche alcuni giocatori della Serie A, ovvero
Bereszynski e
Linetty (Sampdoria),
Cionek (SPAL),
Dawidowicz (Palermo),
Zielinski e
Milik (Napoli). La Polonia punta risolutamente ad uno dei posti che porterebbero agli ottavi di finale, un obiettivo che sembra effettivamente alla sua portata, soprattutto se Lewandowski dovesse confermare la sua vena realizzativa.
Senegal
Ha invece già operato le sue scelte
Aliou Cissè, il commissario tecnico del Senegal. I leoni della Teranga si presentano con una squadra che sembra sottovalutata dagli addetti ai lavori, ma che invece sembra avere le carte in regola per sorprendere tutti. Le stelle della squadra sono
Kalidou Koulibaly, il fortissimo centrale difensivo del Napoli e
Sadio Manè, attaccante del Liverpool a segno anche nella finale di Champions League persa dalla sua squadra contro il Real Madrid. Oltre a loro sono molti i giocatori di stanza nei campionati europei, con una particolare citazione per i portieri
Abdoulaye Diallo (Rennes) e
Alfred Gomis (SPAL), i difensori
Kara Mbodii (Anderlecht),
Youssouf Sabaly (Bordeaux), i centrocampisti
Cheikhou Kouyate (West Ham United),
Alfred Ndiaye (Wolverhampton) e
Ismaila Sarr (Rennes) e gli attaccanti
Keita Balde (Monaco),
Mame Biram Diouf (Stoke City),
Diafra Sakho (Rennes) e
Moussa Sow (Bursaspor) Una squadra quindi in grado di mettere insieme forza fisica e tecnica, oltre ad una notevole esperienza internazionale. Non stupirebbe perciò una sua qualificazione agli ottavi di finale.
Giappone
Infine il Giappone, agli ordini di
Akira Nishino. I samurai puntano a far vedere i progressi del loro calcio, sfatando una tradizione non proprio lusinghiera nelle fasi finali del Mondiale. Gli elementi più in vista della squadra asiatica sono i difensori
Yuto Nagatomo (Galatasaray),
Maya Yoshida (Southampton),
Hiroki Sakai (Olympique Marsiglia),
Gotoku Sakai (Amburgo), e i centrocampisti
Makoto Hasebe (Eintracht Francoforte) e
Keisuke Honda (Pachuca). Le stelle del team sono però il trequartista
Shinji Kagawa (Borussia Dortmund) e l’attaccante
Shinji Okazaki (Leicester City), cui sono affidate in pratica le speranze della squadra nipponica. Considerato il grande equilibrio che sembra distinguere il girone, anche il Giappone si propone di lottare per pasasre il turno, anche se, sulla carta, sembra avere meno possibilità rispetto alle concorrenti..
Chi vincerà il girone?
Per quanto riguarda la vincente del gruppo,
si potrebbe assistere ad un vero e proprio triello tra Colombia, Polonia e Senegal, mentre al Giappone dovrebbe spettare il ruolo di guastafeste.
Le quote del Girone H
GoldBet quota la
Colombia a
2,30 per il primo posto del girone piazzando alle sue spalle la
Polonia a
2,80, il
Senegal (
5,00) e quindi il
Giappone (
10,00).
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