Il Giro d’Italia si avvia verso il suo epilogo, con una serie di tappe che potrebbero riservare più di una sorpresa, anche alla luce del fatto che la fatica accumulata potrebbe farsi sentire in maniera imprevista. Come del resto ha dimostrato la crisi di Bernal sul Sega di Ala, che ha di fatto riaperto la corsa, mostrando che anche il colombiano può avere punti deboli. Già la diciannovesima tappa potrebbe spingere gli avversari della maglia rosa a farsi avanti. In particolare gli addetti ai lavori si attendono gli attacchi di un Simon Yates apparso notevolmente rinfrancato a Sega di Ala. Mentre Caruso potrebbe decidere di attendere il suo momento lasciando a Bernal il compito di rintuzzare gli attacchi. Quello che è certo, è che anche le ultime tappe della corsa rosa preannunciano grande spettacolo. Cui però non parteciperà Giulio Ciccone, altra vittima della caduta che ha caratterizzato la diciassettesima tappa.
Il percorso della diciannovesima tappa
I tragici fatti della funivia Stresa-Alpino-Mottarone, che hanno portato al decesso di quattordici persone, hanno avuto conseguenze anche sul tracciato della diciannovesima tappa del Giro d’Italia. Se, infatti, l’Abbiategrasso-Alpe di Mera, prevedeva originariamente il aggio sul Mottarone, che sarebbe stato il primo dei due GPM di 1a categoria di giornata ora ci sarà l’Alpe Agogna. Si tratta di una modifica di non poco conto, considerato come quest’ultimo sia annoverato come 4a categoria. Inoltre muta anche la chilometria, che a dai 177 chilometri previsti in un primo momento a 166. La decisione è stata presa dalla Direzione del Giro d’Italia in accordo con la Regione Piemonte e il Ministero delle Infrastrutture.
Dolomiti, Giro d’Italia – Ciclismo (Bigstockphoto/Taiga)
L’adozione di Alpe Agogna, prevede ora il aggio da Armeno a Gignese, dove la corsa riprenderà il percorso che era stato disegnato originariamente, con la carovana rosa chiamata ad affrontare il o della Colma (3a categoria) per poi inerpicarsi lungo le rampe di Alpe di Mera, una salita di 1a categoria, lunga 9,7 km al 9% di pendenza media e punte del 14%).
Il pronostico della 19ª tappa
Se le novità dell’ultimora hanno leggermente addolcito il percorso, va comunque sottolineato come si prospetti una tappa molto dura, senza in pratica un solo chilometro di pianura. Sin dall’inizio, infatti, i corridori inizieranno a salire, anche se in modo graduale, sino alle prime asperità vere della giornata. Da questo momento solita teoria di saliscendi, in cui conteranno molto anche le squadre dei big. Le quali dovranno scortare i pezzi da novanta per quanto possibile. Per quanto concerne il pronostico, non è difficile immaginare battaglia tra i tre che sembrano in grado di vincere il Giro. Ovvero Bernal, Caruso e Yates, con il terzo che proverà sicuramente a mettere in difficoltà la maglia rosa. Mentre all’italiano spetterà il privilegio di poter lasciare il lavoro di raccordo al colombiano e provare a sfruttare le sue eventuali defaillance. Eurobet indica in Yates il suo favorito di giornata, quotandolo a 4,75. Un’indicazione che condividiamo senz’altro e che uniamo a quella per Bernal, a sua volta dato a 5,50, ovvero mezzo punto in più di Almeida, altro atleta molto atteso. Per quanto ci riguarda segnaliamo il 23 di Ulissi, stessa quota di Caruso, molto invitante soprattutto alla luce della condizione mostrata a Sega di Ala.
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