Il Giro d’Italia si appresta a riprendere il suo cammino dopo il primo giorno di riposo. Il quale avrà sicuramente permesso ai ciclisti di riprendere una parte delle forze spese nel corso delle dieci tappe percorse sin qui. Alcune delle quali si sono già rivelate molto movimentate, come del resto testimonia la classifica generale, guidata da Egan Bernal. Come sarà l’undicesima tappa? Almeno sulla carta il percorso da Perugia a Montalcino non dovrebbe provocare sconquassi. Nella parte finale, però, sono presenti alcuni saliscendi i quali dovrebbero senz’altro favorire la battaglia. E magari avere qualche conseguenza sulla classifica.
Il percorso della undicesima tappa
L’undicesima tappa si dipana lungo 162 chilometri. Una distanza quindi non eccessiva, coi primi cento chilometri piatti, ma con gli ultimi sessanta molto mossi. Salite non certo al livello di quelle alpine, ma comunque in grado di presentare il terreno giusto per gli ardimentosi. I primi 100 chilometri attraversano le province di Perugia e Siena ando per Chiusi, Chianciano Terme e Bibbiano. Le prime pendenze arrivano al chilometro 109, quando inizia la salita verso Castiglion del Bosco, con il traguardo volante cinque chilometri dopo.
gruppo Ciclismo (Bigstockphoto/RazvanPhotography)
A questo punto la carovana affronterà il Gran Premio della Montagna del o del Lume Spento, un terza categoria posizionato al chilometro 124. Seguirà una breve picchiata che introdurrà i corridori arrivare al traguardo volante di Castelnuovo dell’Abbate, al chilometro 136, prima di un tratto vallonato il quale condurrà di nuovo al o del Lume Spento. Si tratta di 9.3 chilometri con una pendenza media al 4,6% e massime del 12%, con la presenza di una prima parte di sterrato a complicare il tutto. Dopo lo scollinamento, a 4 chilometri dal traguardo, inizia la picchiata verso Montalcino che prelude agli ultimi 500 metri in salita con pendenze del 12%.
Il pronostico della 11ª tappa
A prima vista sembra la classica tappa ideale per le fughe, indicata soprattutto per i corridori abituati alle classiche. Un lotto in cui vanno senz’altro inseriti Alberto Bettiol, Diego Ulissi, Giovanni Visconti, Victor Lafay, George Bennet, Gianluca Brambilla e Thomas De Gendt. Da tenere d’occhio però anche gli uomini di classifica, non solo Egan Bernal, ma anche Giulio Ciccone, Remco Evenepoel, Alexandr Vlasov e Hugh Carthy. Eurobet accorda i suoi favori a Bernal, quotato 5,50. Seguono Evenepoel a 8, Ciccone a 9 e Bettiol a 13. Per quanto ci riguarda indichiamo Ulissi, anche in considerazione del generoso 21 che ne saluterebbe l’affermazione.
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