L’Italia rialza leggermente la testa dopo il crollo con la Norvegia e batte 2-0 la Moldavia nel secondo impegno delle qualificazioni al Mondiale 2026. Al Mapei Stadium, gli Azzurri archiviano una serata carica di tensione e transizione — quella dell’addio a Luciano Spalletti — con una vittoria che vale i primi tre punti nel Gruppo I, anche se la prestazione non cancella del tutto i dubbi emersi nelle ultime uscite.
Il primo tempo è tutto fuorché entusiasmante. L’Italia, schierata con un 3-5-2 e Ricci in regia, fatica a trovare fluidità e profondità, mentre la Moldavia si difende con ordine e riparte in velocità. Al 27’ Nicolaescu fa tremare gli Azzurri segnando di testa su cross di Reabciuk, ma il gol viene annullato per fuorigioco. Gli uomini di Spalletti danno qualche timido segnale con un’incornata di Ranieri che colpisce la traversa e una girata di Retegui. Ma è solo al 40’ che la partita si sblocca: su una respinta corta della difesa moldava, Raspadori è il più lesto e infila l’1-0 con il destro.
Nel finale di tempo, la Moldavia reagisce con coraggio. Nicolaescu e Reabciuk costringono Donnarumma a due ottimi interventi, Ionita manca il bersaglio sulla respinta e Dumbravanu trova la deviazione sulla linea di Dimarco. La squadra ospite dimostra di non essere venuta in Emilia per recitare il ruolo della vittima sacrificale.
In avvio di ripresa, gli ingressi di Barella e Orsolini portano freschezza. E al 50’, è proprio una giocata dell’esterno del Bologna a servire l’assist per Cambiaso, che raddoppia da centro area con un inserimento puntuale. Il 2-0 rassicura gli Azzurri, che alzano i ritmi e creano nuove occasioni: Frattesi sfiora il tris con due conclusioni, Tonali impegna Avram, e Lucca — subentrato a Retegui — prova a fare a sportellate davanti.
Nonostante il predominio territoriale, l’Italia non riesce a migliorare la differenza reti, complice la scarsa lucidità sotto porta. Nel finale, gli ospiti sfiorano il gol della bandiera con Motpan, ma Donnarumma è attento. La Nazionale chiude il match proteggendo il 2-0 e incassa i tre punti, seppur con più sollievo che entusiasmo.
Con questa vittoria, l’Italia sale a quota 3 nel Gruppo I, ma resta lontana dalla Norvegia capolista a 12. Il prossimo appuntamento, a settembre, sarà già uno spartiacque per il cammino azzurro