La corsa alla successione di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana entra nella sua fase decisiva. Dopo il clamoroso rifiuto di Claudio Ranieri, e il raffreddamento della pista che portava a Stefano Pioli — prossimo all’accordo con la Fiorentina — la FIGC ha stretto i tempi: entro 48 ore verrà presa una decisione definitiva. In cima alla lista dei papabili è salito con forza il nome di Gennaro Gattuso.
L’ex tecnico di Milan e Napoli è considerato il profilo ideale per traghettare la Nazionale in un nuovo ciclo: carattere forte, spirito battagliero e un approccio pragmatico che mette il gruppo e l’equilibrio al centro del progetto. I primi contatti tra la federazione e l’allenatore calabrese sono già avvenuti e, al momento, è lui il nome più vicino alla panchina azzurra.
La FIGC è alla ricerca di un profilo capace di riportare serenità e concretezza, lontano da visioni estremamente tattiche o sperimentali. Serve un “normalizzatore”, in grado di motivare il gruppo e di ricostruire un’identità compatta, soprattutto dopo un biennio fatto di alti e bassi culminato con l’addio anticipato di Spalletti.
Tra gli altri nomi valutati resta in corsa Daniele De Rossi, che gode di buona considerazione in federazione ma che, per esperienza e risultati, appare dietro a Gattuso nelle gerarchie. Più suggestivo che realistico, invece, il ritorno di Roberto Mancini: l’ex ct campione d’Europa nel 2020 si è dichiarato pentito di aver lasciato la Nazionale, candidandosi di fatto a un ritorno. Ma i rapporti con il presidente Gravina restano tesi, complicando notevolmente una possibile reunion che, tuttavia, sarebbe ben vista da gran parte dello staff federale e dagli stessi senatori dello spogliatoio azzurro.
Fuori discussione le ipotesi Ancelotti e Allegri, entrambi già accasati e indisponibili. La FIGC ha quindi deciso di stringere i tempi: entro le prossime 48 ore sarà comunicata la scelta definitiva, con Gattuso in vantaggio netto su tutti gli altri concorrenti.
Il nuovo commissario tecnico dovrà affrontare subito una sfida di peso: ricostruire il feeling tra squadra e tifosi, ridare entusiasmo alla maglia azzurra e preparare con serietà i prossimi impegni internazionali, a partire dalle qualificazioni per i Mondiali del 2026.