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Ferrari, tempo di scelte: Vasseur a rischio e Leclerc tentato dalla Mercedes

La Ferrari riflette sul futuro: Vasseur potrebbe lasciare a fine stagione, mentre Leclerc è corteggiato dalla Mercedes per il dopo-Russell.

Il 2025 doveva essere l’anno della rinascita per la Ferrari, complice l’arrivo di Lewis Hamilton che aveva l’entusiasmo tra i tifosi del Cavallino. Invece, dopo nove Gran Premi, il bilancio parla chiaro: solo tre podi conquistati da Charles Leclerc e una vittoria di Hamilton nella sprint race di Shanghai, troppo poco per una scuderia che ambisce a tornare ai vertici della Formula 1.

L’attuale team principal Frédéric Vasseur, entrato a Maranello con la promessa di ricostruire la competitività della Rossa, è ora sotto osservazione. Le sue rassicurazioni continue sugli aggiornamenti in arrivo non hanno sortito gli effetti sperati: Hamilton si è più volte lamentato del comportamento della vettura, mentre Leclerc continua a faticare con una monoposto difficile da interpretare. Se la situazione non migliorerà prima della pausa estiva, il focus si sposterà direttamente sul progetto 2026, in vista del nuovo regolamento tecnico, con Vasseur che potrebbe essere sollevato dall’incarico. Tra i possibili successori spunta il nome di Antonello Coletta, responsabile del programma Endurance Ferrari, che nel 2025 ha già conquistato tre vittorie su tre gare nel WEC e due trionfi consecutivi alla 24 Ore di Le Mans.

Ma i dubbi non si fermano al muretto: anche il futuro di Charles Leclerc è diventato oggetto di speculazioni. Nonostante un contratto fino al 2029 e molteplici dichiarazioni d’amore verso la Ferrari, le voci che lo vogliono in Mercedes si fanno sempre più insistenti. Toto Wolff sarebbe pronto ad affiancarlo al posto di George Russell, il cui rinnovo non è ancora arrivato. Con Max Verstappen intenzionato a restare in Red Bull almeno fino al 2027, per la scuderia di Stoccarda Leclerc rappresenterebbe la scelta ideale.

Paradossalmente, l’unico con maggiori probabilità di restare in Ferrari è proprio Hamilton. Nonostante le difficoltà di adattamento a una vettura complessa, l’inglese potrebbe essere confermato anche per il 2026, simbolo della volontà della Rossa di non abbandonare il progetto nel momento più delicato.

L’estate sarà decisiva: o si vedranno segnali concreti di rilancio o la Ferrari rischia di affrontare un nuovo reset tecnico e gestionale, con implicazioni pesanti anche per il mercato piloti. La rivoluzione potrebbe partire proprio dall’interno.