Chi giocherà la finale del Mondiale di calcio 2018?

Dario Marchetti

Pubblicato il 4 Giugno 2018

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Una garanzia: il Brasile

Il Brasile è la nazionale che vanta il maggior numero di successi ai Mondiali di calcio, ben cinque, precedendo nella speciale classifica la Germania e l’Italia, che di trionfi ne possono vantare quattro. Proprio per questo, ogni volta che inizia una kermesse di questo genere lo sguardo si va a focalizzare sulla Selecao. Anche in questa occasione è così, anche perché da quando la selezione verdeoro è stata affidata a Tite, si è trasformata in una vera e propria macchina da guerra. L’organico che si presenta alla competizione presenta una serie di giocatori già molto conosciuti agli apionati di calcio, a partire dal portiere, il romanista Alisson, di cui molto si parla in questi giorni in ottica di calciomercato. La punta di diamante del team è però Neymar, appena tornato dopo una complessa operazione ad un piede, il quale si propone di dimostrare di essere almeno pari a Messi e Cristiano Ronaldo. Oltre a loro, però, il roster brasiliano presenta molti elementi che rappresentano delle autentiche sicurezze, come Marcelo, Thiago Silva, Willian e Fernandinho. L’impressione è come al solito quella di una vera e propria corazzata, contro la quale potrebbero andare a sbattere in parecchi.

Deutschland, Uber Alles

Altra garanzia di ogni edizione dei Mondiali di calcio è la Germania. Per vedere una squadra tedesca fuori dal podio dei Mondiali, occorre infatti riandare al 1998, quando i teutonici furono costretti ad arrendersi ai quarti di finale, come era successo del resto quattro anni prima. Dopo di allora si sono dimostrati un vero e proprio rullo compressore, grazie ad un ricambio generazionale continuo, che prosegue tuttora. Il team guidato da Low si presenta anche in questa occasione come un eccellente mix tra coloro che hanno vinto la competizione brasiliana di quattro anni fa e una serie di giovani rampanti, a iniziare da quel Timo Werner che si propone di confermare la sua crescita esponenziale in Russia. Nelle ultime ore, poi, anche Neuer ha confermato di essersi ormai ripreso dall’infortunio che lo ha praticamente costretto a rinunciare a tutta la stagione. Una buona notizia per il tecnico tedesco, il quale può così contare su quello che pressoché all’unanimità era indicato come il miglior portiere del mondo sino a qualche mese fa. Pur mancando di una vera e propria stella, la squadra tedesca ha dalla sua una compattezza che ne fa una delle maggiori pretendenti alla vittoria finale.

Argentina ai piedi di Messi

La terza grande candidata alla vittoria finale è l’Argentina. L’Albiceleste, al contempo, è anche candidata al ruolo di maggiore delusione della competizione. Come mai questa apparente contraddizione? Tutto deriva dalla presenza di Leo Messi, cui sono praticamente affidate tutte (o quasi) le speranze della selezione platense. Una realtà che è stata resa ancora più evidente dalla recente disfatta contro la Spagna, in amichevole, quando il resto del team è miseramente franato davanti ad una squadra che invece fa della coesione la sua migliore arma. Quindi tutto dipende da Messi, il quale, peraltro, potrebbe essere arrivato al suo ultimo Mondiale, considerato che non più tardi di due anni fa aveva dato l’addio alla nazionale, all’indomani della sconfitta contro il Cile in Copa America. Se però la Pulce dovesse girare da par suo e il resto della squadra si decidesse a dare un contributo all’altezza, per l’Argentina si potrebbero aprire le porte del paradiso. Quello che ci sembra di poter escludere, sono le mezze misure. Il Mondiale si preannuncia a questo punto come una vera e propria lotteria per i tifosi argentini.

La Spagna ci riprova

In questa carrellata delle possibile finaliste, non possono mancare le Furie Rosse. La Spagna sta vivendo un momento molto particolare, dal punto di vista politico, con la Catalogna che si sente ormai un corpo estraneo all’interno del Paese. Un momento che potrebbe avere riflessi di non poco conto sulla stessa selezione nazionale, considerata l’importanza che i giocatori del Barcellona hanno rivestito nel corso di questi anni. Se le tensioni che sono presenti nello stato iberico dovessero fare capolino all’interno del team guidato da Lopetegui, potrebbero essere guai, ma se invece la squadra riuscisse ad isolarsi dalle tensioni che percorrono la società spagnola, allora nulla sarebbe precluso per una squadra che deve riscattare le ultime non certo brillanti performance. A livello tecnico occorre invece sottolineare come le Furie Rosse sembrino un gradino sotto alle altre che abbiamo ricordato a causa soprattutto di una certa inconsistenza del reparto offensivo, cui nel corso degli ultimi mesi hanno comunque posto riparo gli altri reparti. In una competizione di questo livello, però, sembra difficile immaginare un percorso importante senza attaccanti in grado di inventare qualcosa quando la partita sembra bloccata.

La possibile sorpresa: Francia

Va infine ricordata una squadra che sembra in grado di rompere le uova nel paniere a chiunque, ovvero la Francia. Il team condotto da Didier Deschamps arriva ai Mondiali dopo la cocente delusione degli Europei organizzati in casa e persi in finale contro il Portogallo. Ora i Bleus ci riprovano, potendo contare su una squadra giovane ed estremamente agguerrita, che presenta un lungo elenco di atleti che potrebbero segnare la competizione. Il riferimento è naturalmente a Paul Pogba e ai due attaccanti Kylian Mbappè e Antoine Griezmann, estremamente attesi non solo dai tifosi transalpini. Anche il resto della squadra, però sembra assolutamente all’altezza di una competizione così difficile, considerata la presenza di atleti come Umtiti (Barcellona), Varane (Real Madrid), Kantè (Chesea) o Thauvin (Marsiglia). Insomma, occio ai galletti!

Le quote di GoldBet

Per quanto concerne la possibile finale, andiamo a vedere le principali quote di GoldBet per cercare di capire meglio come il mondo del betting si pone di fronte alla kermesse iridata: